Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Personaggio: Enea
La relazione pater/filius come paradigma di autorità. Alcune considerazioni su un sistema di rappresentazione e sulle sue implicazioni funzionali
a Seneca sono dedicate pp. 270-279: analisi dei motivi per cui il cesaricidio di Bruto non debba considerarsi un parricidio e delle modalità con cui Seneca estende la nozione di beneficium al di fuori della archetipica relazione pater/filius e patronus/servus: la valutazione del beneficium come atto volontario permette di superare il complesso di posteriorità legato alla nozione di successione cronologica.
Epistle 56: Seneca’s ironic Art
la prosa di S. ha natura artistica e la sua arte si tinge di ironia; analisi di questo aspetto in PST 56; rapporti con lo stoicismo; volontà paradossale di S.
La seduzione del pianto. Echi elegiaci in Seneca epist. 49,1
nonostante contenga una dichiarata critica alla poesia lirica, PST 49 è attraversata da una “venatura elegiaca” di allusioni ovidiane con cui S., notoriamente poco propenso al pianto, riesce a patetizzare il ricordo di Lucilio che prende commiato da lui
La ‘follia’ nella Phaedra di Seneca tra tradizione poetica e fenomenologia clinica
le fasi di evoluzione del furor di Fedra sono evidenziate dalla nutrice secondo una sintomatologia medica e la dimensione patologica di questa follia – che dopo il dialogo con Ippolito è definita insania – rivela la volontà di S. di strutturarla secondo un quadro clinico simile a quello di Celso e sancisce il superamento del modello euripideo
La presenza di Virgilio nelle Lettere a Lucilio
il tono colloquiale di PST e l’uso di un lessico debitore del vocabolario poetico; i rapporti di S. con Virgilio e l’incontro sul tema della fugacità del tempo; sua concezione precristiana della vita
Un motivo “antivirgiliano” nell’Octavia: Nerone vs. Marcello
Verg. A. VI e l’autore di CTV: la trasformazione del motivo del genus da occasione di speranza ad accrescimento di maledizione; CTV come tragedia “piena d’Averno”; Nerone come Enea deformato e Agrippina come caricatura tragica di Anchise.
Seneca e la Sicilia
La raffigurazione della Sicilia nelle opere di S.
Esegesi virgiliana in Seneca
il gruppo più consistente all’interno delle numerose citazioni virgiliane (più di cento per un totale di circa 200 versi) contenute in S. serve ad illustrare la dottrina stoica e, in particolar modo, a porre in rilievo la figura del saggio stoico, esemplificato da Enea; l’ammirazione per Virgilio non impedisce a S. di criticarne le imprecisioni terminologiche